Ok il libro precedente (thinking in c#) non si è dimostrato all'altezza dei predecessori dedicati al C++. Riproviamoci con un altro mattone targato Microsoft. Come da suggerimento dell'autore sono partito direttamente dal capitolo 8 ed i successivi tre non hanno aggiunto niente di nuovo. Ad ogni modo sono confidente per il seguito (.NET 4.0 qualche novità deve avercela). Al momento posso dire che il testo (in english of course) si legge con fluidità, e gli esempi forniti a corredo di ogni capitolo sono utili per fissare bene i concetti esposti (ovviamente ciò vale se il lettore è alle prime armi). Per saggiarere appieno le potenzialità vere o presunte di questo idioma devo inventarmi qualcosa di sostanzioso che mi serva da banco di test. Ad oggi le opzioni sono almeno due:
L'implementazione di qualche custom function per la smart camera Matrox IRIS GT (il 14 di questo mese parteciperò ad un corso introduttivo all'uso di questo nuovo giocattolo. Ovviamente approfitterò del corso per acquisire il maggior numero di informazioni possibile dal docente);
Progettino tenuto nel cassetto per troppi anni e che forse avrà modo e luogo per venire alla luce.
P.S.: Qualcuno potrebbe chiedersi ma è veramente necessario studiare un nuovo linguaggio di programmazione. Le possibili risposte ad una tale domanda sono:
Per poter parlare bene o male di qualcosa è bene parlarne con cognizione di causa;
Se un linguaggio raggiunge un tale livello di diffusione nel mondo, un motivo ci sarà;
Se mi posso semplificare la vita arricchendo la mia cassetta degli attrezzi con un nuovo utensile perchè non farlo ;-)
Conoscere vita morte e miracoli di una rs 232 non vuol dire che non esista altro modo per comunicare con il resto del mondo (chi ha orecchie per intendere, intenda).
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